Cinquantacinque poesie di Giovanni Rapetti raccontano un mondo del Piemonte profondo, un mondo che sembra perduto che ha costituito l’ossatura del quel che siamo. L’attenzione ai bisogni primari e alle espressioni di una società povera e semplice, che nel mangiare e bere vede innanzitutto mezzi di sopravvivenza al cui conseguimento vale la pena dedicare la fatica quotidiana, ma anche i mezzi per fare festa ccasione di la che video pone l’accento su quanto gli archivi della memoria, che sono un’espressione del saper fare, del saper riflettere, siano un elemento basilare della cultura del quotidiano e della creazione di una consapevolezza della propria identità.
Centro di cultura popolare Giuseppe Ferraro, ISRAL Alessandria), Piercarlo Grimaldi e Luca Ghiardo (Università di Scienze Gastronomiche, Pollenzo), Davide Porporato (Università del Piemonte Orientale, Vercelli).
L’obiettivo è di arrivare alla costruzione di un corpus significativo e di spettro abbastanza ampio da poter costituire la materia prima del prototipo di un repository, cioè di un archivio digitale sul tema Fame e abbondanza nella narrazione popolare in Piemonte. Pratiche di va-lorizzazione del patrimonio culturale, un progetto realizzato con il contributo della Fondazione CRT, in collaborazione con Grazia Biorci (IRCrES-CNR), Franco Castelli (